I nostri soci – La pagina di Antonio Sodano

Note sull’autore

Antonio Sodano nasce a Napoli il 6 febbraio 1977, dove attualmente vive. E’ stato impegnato in molte attività, ma nessuna lo ha soddisfatto fino in fondo. Un giorno gli viene una idea per un libro. Una passione, la scrittura, sbocciata quando lui è grande. Scopre che la scrittura, insieme alla sua grande passione, il disegno, lo diverte. Scrive tre libri. Il primo è un romanzo intitolato “Il risveglio”. Dopo un periodo fatto di profonde riflessioni, durato 33 anni, scrive una raccolta di aforismi, come suo secondo libro. Infine, il suo terzo libro è una fiaba per bimbi intitolata “Giulia”.

Antonio-Sodano

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Alcuni aforismi di Antonio Sodano

E’ rischioso cambiare il prossimo. Si corre il rischio di cambiare se stessi!

Per quanti sforzi tu possa fare, non riuscirai mai a far capire ad un uomo, la sua mediocrità. Altrimenti non sarebbe mediocre.

E’ lesionistico l’amore non corrisposto.

Se non sei disposto ad accettare la verità, quando riesci a trovarla, non porti mai domande!

L’unico modo per sapere se si sanno fare le cose, è iniziare!

Se l’essere umano riesce a farlo una prima volta, stai pur certo che può farlo anche una seconda volta.

A volte la cosa giusta da fare è quella sbagliata.

L’illusione, a volte, è l’unica via di uscita dalla follia.

Razionalizzare, significa banalizzare la realtà.

Non esiste disordine più coerente di quello delle donne.

I nostri soci – La pagina di Livio Zanolari

Note sull’autore

Livio Zanolari (1955) ha vissuto nelle tre regioni linguistiche del Cantone dei Grigioni (Svizzera). A Poschiavo è nato e cresciuto. A Alvaneu-Dorf (Valle dell’Albula) ha avuto inizio la sua vita professionale quale docente di scuola secondaria. A Coira (Capoluogo dei Grigioni) ha svolto per otto anni la professione di corrispondente radiotelevisivo della RSI (Radiotelevisione svizzera), prima di essere corrispondente da Palazzo federale nel 1996. A Berna ha in seguito assunto il ruolo di portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri per sei anni alle dipendenze dei Consiglieri federali Flavio Cotti e Joseph Deiss e della Consigliera federale Micheline Calmy-Rey. Ha trascorso in seguito altri cinque anni al Dipartimento federale di giustizia e polizia quale portavoce e capo dell’informazione al servizio delle Consigliere federali Ruth Metzler e Eveline Widmer-Schlumpf e del Consigliere federale Christoph Blocher.

Livio-Zanolari

Livio Zanolari, esperto di comunicazione, ha ricoperto la carica di deputato al Gran Consiglio grigionese (2000-2006), è stato docente al corso di master dell’Università della Svizzera Italiana nell’ambito del seminario “Gli strumenti classici della comunicazione esterna” (2007- 2016), ha diretto il servizio informazione di Repower, azienda specializzata nel settore energetico (2012-2016) in Svizzera, Italia e Germania (il suo indirizzo email è liviozanolari@gmail.com ).

Livio Zanolari ha pubblicato: Schiavitù moderne (aforismi, ossimori, assiomi, massime, giochi di parole) SalvioniEdizioni, 2022, con prefazione di Massimo Lardi; I miti del Bernina ( ArkSound Lago Bianco, gigantesca scultura galleggiante dell’artista valtellinese Daniele Ligari), Menghini 2010, pubblicazione quadrilingue con postfazione di Giancarlo Sala.

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Alcuni aforismi di Livio Zanolari

Da Schiavitù moderne, edito da SalvioniEdizioni, Bellinzona, 2022

Nell’intrattenimento televisivo si fa a gara a chi pensa meno.

La televisione è una distrazione che attrae.

Ogni giorno nascono nuovi personaggi leggendari; è ormai un’inflazione leggendaria.

Un attimo può essere lunghissimo, se è retto dall’emozione.

Non rischiare mai niente è troppo rischioso.

Il desiderio di sapere di un bambino è illimitato quanto è limitato il sapere che l’adulto è in
grado di trasmettere.

L’ebbrezza della felicità si scioglie come neve al sole, fino ai prossimi fiocchi di neve.

Chi vuole convincere in modo artificioso non è mai convincente.

Internet trasforma la rotondità del mondo in una piatta osservazione.

La comunicazione urlata è la tomba della saggezza.

Se potessi intervistare Ungaretti gli chiederei se i fuochi d’artificio non lo illuminino di
effimero.

La realtà delle case reali più che ideale è surreale.

Cosa non si farebbe per non fare niente.