“Domando, dunque sono”: un saggio di Adam Wiśniewski sull’aforisma

“DOMANDO, DUNQUE SONO”

     Secondo un proverbio arabo, Gli aforismi sono i fiori più profumati sul prato della poesia”. È il momento, né la prima né l’ultima volta, di trasformarsi in una statua di sale di fronte alla loro raffinata semplicità e bellezza, di restare senza parole, di inebriarsi del profumo di una coppa colma dei piaceri spirituali, di incantare con la raffinata ricchezza dei frattali, i fantasiosi giochi di parole, la loro finezza e la dovizia di significati sublimi, il gusto delle riflessioni sulla vita, il peso delle domande che sollevano per nutrire la mente, lenire il cuore, rafforzare e guarire un’anima dolorante.

     A volte sono una scintilla di saggezza accesa nell’Accademia di Platone, un raggio di sole in una grotta piena di ombre, a volte invece sono una lucerna romana dell’istruzione in un tranquillo tempio di meditazione. Aforisma – Come un Angelo custode, ci accompagna costantemente nel nostro viaggio intorno alla Terra, ricco di fatiche, difficoltà e sacrifici. Dal momento in cui si lascia l’Eden fino al momento in cui vi si ritorna.

     Gli aforismi, ricchi di conoscenza ed esperienza, sono le più preziose sorgenti di saggezza sulla Terra. Renderanno più bello chi ha fame di conoscenza, perché la bellezza è soprattutto un attributo della saggezza. Citando il maestro polacco degli epigrammi e degli aforismi, il defunto Lech Konopiński – il mio mentore, si potrebbe descrivere un aforisma nel seguente modo:

Sei un raggio di sole nell’oscurità di un vicolo cieco che attenderà”

     Affinché un aforisma possa adempiere al proprio messaggio eterno, rivelatore e nobile, il suo creatore non può che essere un abile artigiano consacrato dal Demiurgo. Ad exemplum un botanico-fioraio o un falegname fantasioso e risoluto.  Esso – nel processo apparentemente infinito di elaborazione delle parole grezze – tavole, le misura lentamente, taglia, pialla, inchioda, incolla e alla fine modella per creare un aforisma elaborato – come un tavolo. Interpretando il personaggio di Adam Wiśniewski, un noto falegname di Varsavia (J. Tuwim: Stół [N.d.T. Tavolo]), cercherò di descrivere il fenotipo dell’aforisma utilizzando… aforismi stessi.
I paremiologi che si occupano della descrizione e della classificazione delle forme letterarie brevi, di solito si concentrano su alcune delle sue caratteristiche più peculiari, senza tentare di indicarle in modo enumerativo.
Gli aforismi arricchiti dalla loro conoscenza unica mi hanno permesso di creare un elenco del genere.
Si tratta di una vera e propria arte, perché nessuno al mondo ha mai intrapreso questo compito ambizioso in una forma simile e su una scala così ampia.

Li ho suddivisi in tre raccolte. Un aforisma del maestro del genere apre e chiude ciascuna di esse introducendo e concludendo il suo contenuto:

     I. Ogni aforisma è l’amen dell’esperienza – Hans Kudszus.

Aforisma – una lucerna romana dell’istruzione nei vicoli bui e tortuosi della vita.

Chi porta in testa un aforisma, non sarà colpito dal Diavolo.

Un aforisma può dissipare diverse nebbie di dubbi.

Nel deserto della vita che un aforisma sia un’oasi.

Aforisma – vari segnali di avvertimento sul vaso di Pandora.

Il probiotico più efficace è un aforisma scherzoso.

Un buon aforisma è come lo champagne. Fa ronzare la testa.

Aforisticon [N.d.T. in polacco Aforystykon] – una pratica raccolta di debutti e combinazioni in un gioco simultaneo con la vita.

Aforistica – un ricettario della vita.

Un aforisma è una casetta con un’ampia vista – P. N. Cossmann.

 

     II. Scrivere in modo tale che le parole lascino spazio ai pensieri – Julian Tuwim.

Aforisma – un elemento radioattivo dell’Immaginazione.

Galassia di Analogia e Metafora – una fonte di aforismi di prima spremitura.

Il processo di creazione di un aforisma riflette fedelmente il movimento di un caleidoscopio.

Aforisma – la lente d’ingrandimento più potente del mondo.

Svetovit e l’aforisma ultraterreno hanno quattro facce.

Aforisma – una foto del respiro della vita che scorre veloce.

Un buon aforisma è un gioco di chiaroscuri.

Aforista – un poeta che segue una rigorosa dieta di parole.

Aforista – un poeta povero di parole che finge di fare il finto tonto.

Accarezzano le parole gli aforisti muti.

Più corto è l’aforisma, maggiore è il suo potere.

Più il poeta è anziano, più l’aforisma è breve.

Aforistica – l’arte della stenografia di metafore e analogie galattiche.

La semplicità è la suprema sofisticazione – Leonardo da Vinci.

 

     III. Gli aforismi sono gli scherzi della filosofia – P. N. Cossmann.

Aforisma – il seme del frutto dell’albero della Conoscenza.

Se non avessi peccato nei miei pensieri, la maggior parte degli aforismi non sarebbero stati creati.

Aforisma – una goccia di riflessione sulla vita.

Aforista – un instancabile falegname di concetti.

L’aforisma di profilo e l’aforisma di fronte sono due esseri diversi.

Un aforisma non è tanto una fonte di verità quanto una luce sulla strada per trovarla.

Solo un aforisma può spremere un barile di triste riflessione da un barile di risate.

Aforisma – un estratto ad alta gradazione ottenuto dal processo a due, tre, quattro pensieri.

Nell’aforisma esemplare il linguaggio è la matrice del significato.

Un aforisma non è mai tutta la verità – è solo una mezza verità o una verità e mezza – Karl Kraus.


Qui di seguito sono riportate le caratteristiche di un aforisma:

– autonomia,

– filosoficità,

– atemporalità,

– creatività, innovatività,

– comunicatività,

– concisione,

– umorismo,

– melodiosità del messaggio, rima e ritmo,

– mancanza di argomentazione delle tesi,

– brillantezza e originalità,

– soggettività del messaggio,

– ispirazione di riflessioni ad hoc,

– porre domande, seminare dubbi,

– persuasività.

È il momento di un breve commento sul fenotipo dell’aforisma di cui sopra. Hans Kudszus afferma:

Ogni aforisma è l’amen dell’esperienza

     L’aforisma racchiude il patrimonio di esperienze delle generazioni passate espresso in giudizi, domande e dubbi. Mostra i dilemmi, evidenzia l’infinita ricerca della conoscenza, di una parte della verità sul mondo e su se stessi, di comprensione del significato della propria esistenza. Tutto per conoscere il ruolo assegnato dal Creatore da svolgere e l’obiettivo da raggiungere.

     L’autonomia di un aforisma – l’essere in sé e l’essere per sé (A.W.) – si manifesta nella sua anatomia – scrive l’aforista Kazimierz Orzechowski, intendendo con questo l’indipendenza contestuale, l’isolamento, la mancanza di un titolo, la possibilità di leggerli partendo dalla fine o a casaccio. Il suo obiettivo è catturare l’intera attenzione del destinatario. Per questo motivo “Un aforisma non è creato per esibirsi in mezzo alla folla” – scrive Umberto Eco.

La natura filosofica dell’aforisma è una caratteristica distintiva di quasi ogni definizione.
Si manifesta nella ricerca dell’essenza dell’essere, esprimendo verità alle quali cerca di dare valore universale. “L’aforisma annienta lo scorrere del tempo, mostra la possibilità di essere al di fuori dal tempo, e così proclama la possibilità di essere oltre/sopra/prima dell’evento. “L’aforisma ci conduce indifesi all’esperienza dell’intempestività”, scrive Jacques Derrida. Un pezzo di verità sulla vita, che è stato racchiuso in essa, lo rende sempre attuale, donandogli un carattere senza tempo. Friedrich Nietzsche esprime le parole di Derrida in una frase:

Un’aforisma, una sentenza sono forme di eternità”

     L’aforisma ci incoraggia a guardare in profondità del mondo degli specchi storti per trovare in essi il nostro vero volto e ricordare il sapore dolce-amaro del frutto di un albero ben noto. Questo gusto è stato codificato e memorizzato nell’aforisma – il suo seme, diventando il più nutriente – dopo il latte materno, il cibo delle persone che desiderano conoscere il mondo, comprenderne la sua natura e se stessi.

     Presenta una formulazione concisa del pensiero generale morale, filosofico, psicologico, estetico, politico e di altro tipo, combinando una prospettiva innovativa con uno stile distinto. I fotoni della verità che si irradiano da esso sono una lampada che illumina tutti i nostri percorsi, angoli e fessure dell’anima, nonché vicoli ciechi e trappole che nasconde.

     “Per molti filosofi e pensatori gli aforismi sono diventati uno strumento per esprimere un pensiero, anche se non sistematico, ma di carattere serio e profondo (tra questi figurano Michel Montaigne, Blaise Pascal, Arthur Schopenhauer, Søren Kierkegaard e Friedrich Nietzsche).

     Si può anche dire che l’aforisma costituisce un genere separato di prosa filosofica (proprio come un dialogo, un discorso o un trattato), e quindi un genere di prosa scientifica” (encenac.pl). A mio parere anche di poesia – la poesia impegnata! Ho espresso questa caratteristica in una frase:

L’aforisma è un’ambrosia dei filosofi, composto dal nettare di metafore agrodolci.

     Un aforisma raramente colpisce con il suo didatticismo invadente; di solito assume la forma di consigli amichevoli, riflessioni filosofiche, stoiche, nonché riflessioni creative. La verità espressa in modo categorico che non tollera opposizioni – senza ombra di dubbio – è estranea al messaggio della filosofia e dell’aforisma. Ci sono pochi aforismi che rivelano leggi e verità nuove, fondamentali e precedentemente sconosciute nel mondo. Attraverso una profonda riflessione morale e filosofica, mostra i suoi volti precedentemente sconosciuti, incastonati sullo sfondo del paesaggio della vita.

     La natura esplorativa di un aforisma consiste nel mostrare una parte precedentemente sconosciuta della conoscenza e della verità sul mondo. Aforisma – una foto del respiro di una vita che scorre veloce. Ne scrivo perché riesce a catturare ciò che a molti di noi sembra sfuggente, incomprensibile, estraneo. Qualcosa che ci descrive più profondamente e pienamente, ci definisce e ci posiziona socialmente. La creatività consente di vedere caratteristiche invisibili – apparentemente non importanti – di fenomeni e processi, incorporati in uno specifico contesto socio-storico.

     Per rendere il mondo migliore bisogna cambiarlo di continuo, e questo può essere fatto solo pensando, giocando in modo creativo con blocchi multifunzionali.

Il processo di creazione di un aforisma riflette fedelmente il movimento di un caleidoscopio – lo scrivo perché mi piace giocarci.

     Includere il destinatario nella struttura dei pensieri non è altro che condividere con lui il proprio punto di vista sul mondo, dilemmi, dubbi, incoraggiamento a seguire il percorso scelto, e quasi sempre una conversazione solitaria, pieno di umiltà – priva di orgoglio e arroganza – una conversazione con se stesso in silenzio indisturbato. Nel mondo infinito dello spirito – la caverna di Platone piena di ombre ambigue – il tempio della riflessione.

     Le tendenze sapienziali dell’aforisma – scrive la prof.ssa Ewa Szczęsna, diventano visibili nel parlare di argomenti importanti, generali, senza tempo e aperti a molteplici interpretazioni. È possibile attribuire all’aforisma la diversità di visioni sul mondo e la conseguente contraddizione (spesso apparente) delle verità su di esso? Paradossalmente sì!

     S. J. Lec – il famoso maestro di aforismo afferma: “Il pane apre ogni bocca”, invece secondo me: “Il pane chiude ogni bocca”. Ecco, un perverso gioco di parole.

I proverbi si contraddicono tra loro. E questa è la saggezza delle nazioni” – conclude S. J. Lec.

     L’aforismo può essere apprezzato solo da chi è saturo di conoscenza, scrive l’aforista Sławomir Wróblewski, invece la laureata del premio Nobel Olga Tokarczuk aggiunge: La letteratura non è per gli idioti e spiega: “per leggere libri, bisogna avere una certa competenza, una certa sensibilità, una certa comprensione della cultura”. Per poter capire qualcosa, scrive Renata Lis, scrittrice e traduttrice polacca, bisogna possedere la capacità di leggere simboli e riferimenti intertestuali. E ormai quasi ogni aforisma magistrale le comprende!

     Tra le tante affermazioni di grandi pensatori e filosofi devoti alla concisione dell’aforisma, contenute in numerosi studi di paremiologi, non c’è una che rifletta la sua essenza con la precisione del pensiero del maestro dei maestri del poeta Julian Tuwim:

Scrivere in modo tale che le parole lascino lo spazio ai pensieri”

     La concisione che è il risultato di abilità linguistica, conoscenza, lettura, erudizione, conoscenza di una vasta gamma di sinonimi, contrari, modi di dire e nuove tecniche per comunicare pensieri, è la caratteristica più visibile dell’aforisma. L’aforisma ideale è verosimile, semplice nella struttura e chiaro nell’espressione – scrivo e aggiungo: Più breve è l’aforisma, maggiore è il potere che nasconde. Leonardo da Vinci definisce brevemente questa caratteristica:

La semplicità è la sofisticatezza estrema”.

     Tale caratteristica richiede un’abile capacità di usare i concetti, conoscere il significato (peso) delle parole che ciascuna di esse illustra, tanto che, come afferma il celebre filologo polacco, il prof. Jan Miodek:

Attribuire alla parola il suo significato preciso”

     L’umorismo – in tutte le sue sfumature possibili, dalle battute gentili all’ironia e al sarcasmo, scrive K. Orzechowski, sembra essere un’altra caratteristica immanente dell’aforisma.
Solo un aforisma può spremere un barile di triste riflessione da un barile di risate – affermo. Quindi, molto spesso assume la forma di uno scherzoso gioco di parole.
Questa caratteristica illuminista e didattica dell’aforisma, dell’epigramma, della satira e del poema eroico è stata ben espressa dal nostro poeta-vescovo Ignacy Krasicki (1735-1801) nella frase:

E a volte la risata può essere una lezione se si prende gioco dei vizi, non delle persone”

     È noto fin dall’antichità che imparare attraverso la risata e il gioco è la forma più creativa di apprendimento e familiarizzazione del mondo. I miei aforismi ne sono un classico esempio.
Il prof. don Janusz Mariański nel libro Aforismi, Pensieri, Sentenze e Riflessioni Sociologiche afferma: “un aforisma è un’espressione… che non evita né le barzellette né provocazioni intellettuali, morali e ideologiche”.
È degno di nota che sia raramente tangibile – per me leggibile ed estremamente preziosa – la melodicità del messaggio, la rima e il ritmo, che sono il risultato di un’ampia gamma di tecniche per comunicare i pensieri, il numero e il tipo di caratteri scritti in una frase. È particolarmente visibile negli aforismi di due frasi, simili nella forma agli epigrammi. Sono caratterizzati da leggerezza e agilità, una sorta di “natura da uccello”, come la definisce il prof. Zbigniew Kadłubek.
Dedico molta attenzione a questa caratteristica dell’aforisma, proprio come L. Konopiński. La soggettività dell’aforisma e la sua ricchezza, che risultano sia dell’esperienza che della profondità di pensiero, sono state ben espresse in un aforisma dal maestro del genere, S. J. Lec.

Scrivo aforismi, epigrammi, testi o satira? No, io scrivo me stesso, il mio diario”

     Lo fa Lec, lo fa Cioran, lo faccio anch’io! Chiunque abbia la verità come amica fa questo. E. Cioran, eminente filosofo e aforista rumeno, nel suo libro “Confessioni e anatemi” afferma: “Dopo diverse ore di chiacchiere, sento il vuoto dentro. Vuoto e vergogna. Non è indecente divulgare agli altri i nostri segreti, esporre il nostro essere, parlare e raccontarci, quando abbiamo vissuto i momenti più pieni della vita percependo il silenzio?”.
Un aforisma non esprime pensieri universalmente riconosciuti, ma percezioni personali, osservazioni o domande, espresse in modo inaspettato, ambiguo, metaforico, utilizzando paradossi, antitesi e mezzi di espressione correlati, spesso opponendosi a verità evidenti e valori riconosciuti. Questo lo distingue da un proverbio, sentenza e massima.
Credo che non abbia nulla dell’apodotticità attribuitagli da J. Derrida!

     L’autore dell’aforisma non argomenta le tesi esposte; riconosce il giudizio ivi espresso su un frammento di realtà non come verità nella categoria della rivelazione divina, ma conferma solo un principio morale generale universalmente accettato, una verità che si esprime in un modo veramente innovativo, originale e brillante, prima sconosciuto. Lo riveste di una forma nuova, più leggibile e di una veste adeguata alla realtà, lo dota di un vocabolario più ricco, sfumato e raffinato, mostra le sottili sfumature dei termini inseriti nel contesto sociale, dando loro nuovi significati e contesto.
Ho espresso questo tratto significativo nella frase: Un buon aforisma è un gioco di chiaroscuri.
     Il pensiero – un flash che illumina il nucleo del problema da diversi lati, mostrando sulla sua superficie il gioco della luce della verità, del bene e del male. Determina l’azimut del riflesso del destinatario, lasciandolo libero di scegliere il perocorso/i percorsi che conducono all’obiettivo.
Il messaggio dell’aforisma è il desiderio sfrenato di scoprire costantemente qualche nuova verità sul mondo (di solito uno dei suoi numerosi profili), di definire concetti in modo più preciso, di reinterpretare la conoscenza e l’esperienza esistenti, nonché di conoscere l’architettura della rete di dipendenze sociali in una realtà più o meno mutevole (confronta: “Modernità liquida” – prof. Zygmunt Bauman, 2006). In una parola, organizzare i pensieri nella mente.
L’espressività dello stile e la brillantezza degli aforismi si basano in particolare sull’uso del paradosso e dell’antitesi. Una metafora e un’analogia sembrano essere mezzi di espressione uguali, spesso dominanti. Queste sono le muse preferite della maggior parte degli aforisti.
Don Jan Twardowski ha descritto il primo in modo conciso e altrettanto bello:

Una metafora è un incontro di parole che si sorprendono a vicenda”

     I classici mezzi di espressione dell’aforisma includono: metafora, confronto, antitesi, paradosso, eufemismo, parallelismo e confronto brillante. Questo è ciò che li rende così originali.

     Per definizione, gli aforismi presuppongono l’illuminazione del lettore garantita dall’abilità linguistica e dalla chiarezza espressiva – scrive la prof.ssa Monika Ładoń nello schizzo: “Aforisma – Trionfo del Sé Spezzato…” (Emil Cioran: “Confessioni e anatemi”), enfatizzando così il ruolo del linguaggio, che gioca una parte importante nell’aforisma – come la forma più concisa di espressione letteraria. La competenza linguistica è una condizione per ottenere la chiarezza e la comunicatività del messaggio. Si manifesta nella ricchezza del linguaggio e dei mezzi stilistici utilizzati dal soggetto. Dunque un aforisma nella sua pienezza rappresenta quello che si trova solo nella lingua in cui nasce, aggiunge l’autore citando il punto di vista del filosofo: “In una lingua presa a prestito si ha coscienza delle parole, esse non esistono dentro di noi, ma fuori di noi”. Questo divario tra noi e i nostri mezzi di espressione spiega perché è così difficile, forse addirittura impossibile, essere poeta in una lingua diversa dalla nostra”.

     La difficoltà è tanto maggiore quanto più ci sono riferimenti, sinonimi sottili, contrari e modi di dire. “Ma come possiamo scavare nella sostanza delle parole che non sono radicate in noi? – chiede l’autore. Ciò dimostra il grave problema della comunicatività di un aforisma quando cerchiamo di trasmetterlo in una lingua diversa dalla nostra lingua madre.

     Il messaggio di un aforisma è quello di incoraggiare, e spesso anche costringere, il destinatario a pensare, a seminare dubbi nella sua mente, a porre domande a se stesso e agli altri, a dare e cercare risposte.

     “L’aforisma fa pensare. Dare spunti di riflessione significa (…) riempire le ellissi mentali che costituiscono l’essenza di un aforisma e che conferiscono all’affermazione il carattere di una sciarada mentale. Qui la partita si gioca sul piano epistemologico. Compilare un’elissa mentale è un elemento indispensabile per l’esistenza di un aforisma. Chiunque può completare un’elisse e decifrare un aforisma, in quanto un aforisma rappresenta la costruzione di una cifra che contiene un suggerimento per la decifrazione e un modo per completare gli elementi mancanti.

.     Ogni aforisma costruisce le ellissi in modo leggermente diverso e richiede un’attività leggermente diversa da parte del destinatario. Realizzare l’essenza di un aforisma – completamento delle elissi – richiede spesso tutta una serie di operazioni mentali, senza le quali l’affermazione è incompleta e poco chiara – conclude la prof.ssa Ewa Szczęsna.

     La celebre scrittrice e aforista austriaca Marie Von Ebner-Eschenbach descrive tale caratteristica in questo modo:

Un aforisma è l’ultimo anello di una lunga catena di pensieri”

     La prof.ssa Monika Ładoń descrive la natura dell’aforisma in modo magnifico con le seguenti parole:

Un aforisma è come un punto esclamativo, dà forma, lega ciò che è fugace ed effimero, e pone chi scrive di fronte a un dilemma probabilmente irrisolvibile – cosa è più importante: il libero pensiero o una parola precisa che lo esprime?

     Il mio aforisma lo esprime in questo modo: In un aforisma esemplare il linguaggio è la matrice del significato.

     L’aforisma è misterioso; l’eufemismo, l’allusione e la sua ambiguità sembrano essere un gioco a nascondino, e talvolta anche una telefonata silenziosa. Non è altro che un enigma filosofico. A volte presenta la nudità della verità in un atto sublime, a volte in una maschera da carnevale.
L’aforisma è una catena infinita di domande e risposte che danno origine a ulteriori domande. È un tentativo costante di posizionarsi. Cercare le radici e progettare il futuro. È sia una domanda che un ambizioso tentativo di rispondere.
Una domanda banale che ispira e ti costringe a pensare. E chi chiede non sbaglia!

     Nella teoria della definizione esiste il concetto di definizione persuasiva. Con questo termine ci si riferisce a dichiarazioni che hanno lo scopo di modellare le convinzioni e gli atteggiamenti del destinatario – scrive la prof.ssa Ewa Szczęsna citando C.L. Stevenson, autore di Ethics and Language, New Haven, 1944. Questo tipo di definizione riflette in modo accurato e preciso il messaggio dell’aforisma.

     Il poeta cinese Yang Lian nel suo eccellente discorso “Fare domande è l’unica tradizione della poesia” pronunciato il 23 maggio 2024 durante la cerimonia di assegnazione del Premio Letterario Internazionale ‘Zbigniew Herbert’ afferma:
“Il ritratto della contemporaneità potrebbe essere delineato con tre linee: egoismo, cinismo, avidità del profitto. Gli incubi tornano. Ci troviamo catapultati in un mondo che ci sembra familiare ed estraneo allo stesso tempo. Cosa possiamo fare? Cosa può fare la poesia? Esiste una risposta a questa grande domanda? E se non ci sono risposte, allora dove ci portano?

     Fare domande è l’inizio del pensiero. Domande sul mondo, su se stessi. Questi ultimi sono in realtà un approfondimento dei primi. È l’energia proveniente dal pensiero che è l’essenza della poesia. Il signor Cogito sarebbe stato d’accordo con l’affermazione che una domanda non è solo l’inizio del pensiero, ma è essa stessa un pensiero” e conclude:
Penso, dunque sono può essere sostituito con uno più chiaro: “Domando, dunque sono” .

     L’aforisma nasce dal pensiero creativo suscitato dalla curiosità, dalla sorpresa, dal pensiero critico, ponendo domande semplici (apparentemente) e il più delle volte complesse e difficili che rodono la mente. È l’arte coinvolta perché è essa che pone domande esistenziali. Dov’è il punto interrogativo nell’aforisma? – qualcuno potrà chiedere alla fine. Lo troverà tra le nuvole – nei pensieri del lettore.
Per parafrasare le parole dell’eminente filosofo romano Marco Giulio Cicerone:

Historia magistra vitae est.”

Io, Adam Wiśniewski, il falegname di Varsavia oserei dire:

Aphorismus magistra vitae est!”

***

Note:

I riferimenti e le citazioni riportati nel saggio provengono principalmente dalle sette pubblicazioni di seguito indicate e, secondariamente, dalle opere alle quali fanno riferimento i loro autori.

  • Mieczysław Balowski, Struktura językowa aforyzmów [NdT il titolo in italiano: La struttura linguistica degli aforismi], Opole, 1992.

  • Michał Głowiński, Aforyzm a slogan, Narracje literackie i nieliterackie [NdT il titolo in italiano: Aforisma e slogan, Narrazioni letterarie e non letterarie], Kraków, 1997.

  • Ewa Jędrzejko; Przysłowia, aforyzmy, sentencje… Jeden gatunek, czy różne gatunki? [NdT il titolo in italiano: Proverbi, aforismi, sentenze… Un solo genere o generi diversi?], RE-BUŚ – Biblioteka Uniwersytetu Śląskiego (portale: core.acd.uk),

  • Monika Ładoń: Aforyzm – Triumf Spękanego „Ja:… (Emil Cioran: „Wyznania i Anatemy”) [NdT Aforisma – Trionfo del Sé Spezzato…” (Emil Cioran: “Confessioni e anatemi];

Wyd. ArtPapier, 2018 (portale: artpapier.com).

  • Janusz Mariański: Aforyzmy, Myśli, Sentencje i Refleksje Socjologiczne [NdT il titolo in italiano: Aforismi, Pensieri, Sentenze e Riflessioni Sociologiche]; Lublin 2020, Wyd. Wyższa Szkoła Nauk Społecznych z/z w Lublinie (portale: kul.pl),

  • Joanna Partyka: Przysłowie, Aforyzm, Sentencja Szkice; Definicje małych form literackich w perspektywie komparatystycznej [NdT il titolo in italiano: Proverbio, aforisma, schizzi di sentenze; Definizioni di piccole forme letterarie in una prospettiva comparativa], IBL PAN, Centrum Retoryki Stosowanej, Staropolskie teksty drugie 2019/2. (portale: rcin.org.pl).

  • Ew Szczęsna: Aforyzm i slogan – Język jako zderzenie fikcji [NdT il titolo in italiano: Aforisma e slogan – Il linguaggio come scontro di finzione], IBL PAN, Centrum Humanistyki Cyfrowej, Teksty drugie, 2004, 1-2 (portal. rcin.org.pl) e E. Szczęsna (red.), Słownik pojęć i tekstów kultury [NdT il titolo in italiano: Dizionario di concetti e testi culturali], W-wa: Wyd. SziP, 2002, (portale: ozkultura.pl wpis/1831/3 Aleksandra Orkan-Łęcka).

    *** *** ***

Regalaci il tuo aforisma migliore di sempre

Nel mese di dicembre del 2024 l’Associazione Italiana per l’Aforisma ha voluto lanciare una sorta di
sondaggio presso gli estimatori della Forma Breve dal titolo “Regalaci il tuo migliore aforisma di sempre“, con il fine di meglio comprendere quali siano, ad oggi, le massime di ogni tempo e di ogni autore che gli italiani ritengono indimenticabili, più significative, più degne di essere citate.

Aipla_logo_mail (1)

L’invito a esprimersi, rivolto agli utenti, è comparso sulla pagina Facebook intitolata al Premio Internazionale per l’Aforisma “Torino in Sintesi” e ci sono pervenuti circa 250 aforismi corrispondenti alla regola dettata, vale a dire: la frase scelta dall’utente accompagnata dal nome del suo autore.

Purtroppo, ma anche prevedibilmente in un sondaggio web liberamente aperto al pubblico, è stato cancellato un numero pari ad altri 250 post che contenevano molte autocitazioni, escluse a monte dal regolamento. Si sono sprecate poi le presunte facezie, frasi scurrili, proverbi e detti del tutto fuori tema.

Malgrado ciò, il materiale inviatoci correttamente ha permesso in abbondanza all’AIPLA di raggiungere il risultato voluto: nella memoria aforistica collettiva degli italiani rimangono massime di ieri e di oggi dal grande significato, d’incontestabile saggezza e acutezza; sono e rimangono lo specchio di ogni tempo nel rammentarci i fondamentali valori umani e i relativi, inevitabili, ripetuti errori.

Procedendo a un’analisi più accurata del materiale raccolto online, possiamo constatare che al primo posto degli autori citati trionfa l’immarcescibile Oscar Wilde. Poi compaiono tra gli aforisti di ieri Nietzsche, Einstein, Dávila, Bukowski, Cioran. Tra i contemporanei italiani abbiamo Ansaldi, Caramagna, Montanari, Gramolini, Grieco (tutti nomi di eccellenti autori emersi in questi anni grazie al lavoro del Premio “Torino in Sintesi” patrocinato da AIPLA) sembrano prevalere su altri di ottima qualità: persino l’iper-prolifico Gervaso è completamente ignorato.

Non è tutto. Il dato forse più interessante di cui abbiamo dovuto prendere atto sta proprio nelle omissioni: Flaiano, Longanesi, Marchesi hanno una sola citazione… Del tutto ignorati coloro che nell’aforisma del passato hanno fatto scuola come Guicciardini, Dossi e poi Ceronetti, Sgalambro, etc… Stranamente, tra le grandi signore dell’aforisma del Novecento, non vediamo traccia nemmeno di Alda Merini, una delle autrici più conosciute nel panorama odierno delle citazioni.

Riteniamo dunque che siano davvero significative proprio queste omissioni, se si considera quali profonde tracce abbiano lasciato nella Forma Breve autori celeberrimi quali Pascal e Montaigne, Lichtenberg e Joubert, compreso il cinico Ambrose Bierce. Anche tra i comici vengono citati solo Totò e Massimo Troisi, mentre sono ignorati altri giganti quali Woody Allen, Groucho Marx, Bergonzoni e così via. Tra i politici leggiamo soltanto Winston Churchill, appaiato – e questo dovrebbe farci riflettere – a Beppe Grillo.

Non possiamo esimerci dal segnalare poi come sia preoccupante anche un altro dato: molto spesso sono state proposti come aforismi memorabili luoghi comuni, modi di dire o terminologie specifiche, magari per quanto illustri: carpe diem – panta rei – so di non sapere – cogito ergo sum – meglio un giorno da leone che cento da pecora – etc. Ciò significa che in questa Italia che ancora non conosce e frequenta quanto necessario la Forma Breve autentica, un’intera epoca aforistica viene oscurata a vantaggio di un fraintedimento circa cosa l’aforisma sia realmente in sé, o almeno non sia.

Resta quindi da concludere che molta strada è ancora da percorrere per la conoscenza e la divulgazione del genere aforistico (oggi operate soprattutto da associazioni, premi, convegni e dibattiti sull’esempio dell’AIPLA): va altresì rimarcata la totale assenza dei Licei italiani circa l’inserimento, nei loro programmi, di un capitolo dedicato alla Forma Breve, malgrado essa sia un genere a sé stante che accompagna, doviziosamente e senza soluzione di continuità, la letteratura occidentale da 2500 anni.

Fermi nell’intenzione di continuare il nostro cammino di promozione dell’aforisma, siamo comunque in grado, oggi, di raccogliere e pubblicare i non pochi frutti del lavoro già svolto anche attraverso iniziative quali la seguente raccolta di massime scelte dagli utenti del web. Noterà, il lettore, che lo spontaneo interesse degli utenti per l’aforisma sa essere anche esperto e di alto livello: dunque, senza aggiungere altro, vi proponiamo le scelte operate dagli estimatori e cultori della Forma Breve, che ringraziamo di cuore per la collaborazione offertaci. Ci auguriamo e attendiamo la stessa partecipazione nelle prossime iniziative che, com’è nostra intenzione, torneremo a proporre.

Associazione Italiana per l’Aforisma
Il Comitato Direttivo

____________

Regalaci il tuo aforisma migliore di sempre – Classifica finale dei migliori aforismi

**

Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni. (citato da 5 persone)
Oscar Wilde

Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta una vita.
Oscar Wilde

L’amore per se stessi è l’inizio di un idillio che dura tutta la vita.
Oscar Wilde (uguale al primo ma con diversa traduzione)

Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto
Oscar Wilde

L’amore è eterno finché dura.
Oscar Wilde

Le donne non vanno capite. Ma amate e rispettate.
Oscar Wilde

Regala la tua assenza a chi non da valore alla tua presenza.
Oscar Wilde

Ognuno può essere felice con una donna. A patto di non esserne innamorato.
Oscar Wilde

Si dovrebbe essere sempre innamorati. Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi.
Oscar Wilde

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
Oscar Wilde

Il malcontento è il primo passo verso il progresso
Oscar Wilde

Una mappa del mondo che non contempli il Paese dell’Utopia non è degna di esistere, perché è là che l’Umanità attracca più volentieri!
Oscar Wilde

Penso che Dio, nel creare l’uomo, abbia in qualche modo sopravvalutato le sue capacità.
Oscar Wilde

**

AUTORI CON 4 FRASI

Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.
Friedrich Nietzsche

i sono perdite che comunicano all’anima una sublimità, nella quale essa si astiene dal lamento e cammina in silenzio come sotto alti, neri cipressi.
Friedrich Nietzsche

Voi oscurantisti e bisce filosofiche parlate per accusare il carattere di tutto il mondo, del terribile carattere delle passioni
Friedrich Nietzsche

L’aforisma, la sentenza, sono le forme dell’eternità; la mia ambizione è di dire in dieci frasi quel che chiunque altro dice in un intero libro, quel che chiunque altro non dice in un intero libro.
Friedrich Nietzsche

Le persone non vogliono ascoltare la verità perché non vogliono vedere le proprie illusioni distrutte.
Friedrich Nietzsche

**

Se vuoi capire una persona non ascoltare le sue parole, osserva il suo comportamento.
Albert Einstein

Ogni cosa che puoi immaginare, la mente l’ha già creata.
Albert Einstein

Il mondo non sarà distrutto da quelli che fanno il male, ma da quelli che li guardano senza fare nulla
Albert Einstein

Niente dà l’idea dell’infinito quanto la stupidità umana.
Albert Einstein

**

Stupita, stolta, stonata, strana, stupenda. La vita.
Fabrizio Caramagna

Il quinto punto cardinale è l’empatia.
Fabrizio Caramagna

Agli altri lascio le cose perfette.
Io mi tengo la bellezza dei vetri rotti, delle macchie di vernice per terra, delle cicatrici sulla pelle, delle copertine rovinate dei libri, dei fili aggrovigliati.
C’è tanta luce lì dentro.
Fabrizio Caramagna

Mi piacciono i palloncini. Può soffiarci dentro la malinconia e poi lasciarla andare via lontano.
Fabrizio Caramagna

**

AUTORI CON 3 FRASI

**

Tenetevi stretti chi vi ha notato quando eravate invisibili.
Charles Bukowski

Credo che il letto sia l’invenzione più grande dell’uomo. Quasi tutti siamo nati li, si muore li, si scopa li, ci si abbraccia li, e si sogna li.
Charles Bukowski

La bellezza non è niente, la bellezza non dura. Non lo sai quanto sei fortunato tu a non esser bello, perché se a qualcuno piaci così, sai che è per qualcos’altro.
Charles Bukowski

**

L’aforisma deve avere la durezza della pietra e il tremolio delle foglie.
Nicolás Gómez Dávila

Non c’ è nulla di più deprimente che appartenere a una moltitudine nello spazio e nulla di più bello che appartenere a una moltitudine nel tempo.
Nicolás Gómez Dávila

Se tutta la nostra sapienza sta nell’accettare l’inevitabile, tutta la nostra nobiltà consiste nel rifiutarlo
Nicolás Gómez Dávila

**

Panta rei – Tutto scorre.
Eraclito

L’uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume perché la seconda volta il fiume sarà diverso e anche l’uomo sarà cambiato.
Eraclito

Il carattere dell’uomo è il suo destino.
Eraclito

**

Abbiamo perduto nascendo quanto perderemo morendo. Tutto.
Emil Cioran

In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare.
Emil Cioran

Fondare una famiglia. Credo che mi sarebbe stato più facile fondare un impero.
Emil Cioran

**

AUTORI CON 2 FRASI

I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché.
Mark Twain

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.
Mark Twain

**

Per essere se stessi bisogna essere qualcuno.
Stanisław Jerzy Lec

Dalle loro parole riconoscerete cosa volevano tacere.
Stanisław Jerzy Lec

**

Il nostro amor proprio soffre di più la condanna dei nostri gusti che non quella delle nostre opinioni.
François de La Rochefoucauld

Invecchiando si diventa più folli, ma anche più saggi.
François de La Rochefoucauld

**

La vita è come uno specchio.. ti. sorride se la guardi sorridendo.
Jim Morrison

Fai attenzione alle piccole cose, perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi.
Jim Morrison

**

Sono nulla se mi considero, molto se mi confronto.
Sant’Agostino

È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli.
Sant’Agostino

**

La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, passando per l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia.
Arthur Schopenhauer

La solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
Arthur Schopenhauer

**

Tratta le persone come se fossero ciò che vorrebbero essere e le aiuterai a diventare ciò che possono essere.
Johann Wolfgang von Goethe

Condividiamo ,spesso, il nostro mondo interiore, con la pretesa che una massa di analfabeti sappia leggerlo.
Johann Wolfgang von Goethe

**

Quando i tiranni sembrano voler baciare, è giunta l’ora di temere.
William Shakespeare

L’amore implorato è bello, ma più bello ancora è l’amore che si dona spontaneamente.
William Shakespeare

**

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
Paul Valèry

L’universo non è che un difetto nella purezza del non-essere.
Paul Valéry

**

Pazienza, voi ricercatori! Il mistero sarà illuminato dalla sua propria luce.
Karl Kraus

L’uomo si immagina di colmare la donna. Ma è soltanto un riempitivo.
Karl Kraus

**

Non ti curar di loro ma guarda e passa.
Dante Alighieri (In Dante è “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” (Inf. III, 51)

Chi è causa del suo mal pianga se stesso
Dante Alighieri

**

Carpe diem – Cogli l’attimo.
Orazio

Si vis me flere flendum est primum ipsi tibi.
Se vuoi che io pianga prima devi piangere tu stesso.
Orazio

**

Più conosco gli animali e meno amo gli umani.
Diogene di Sinope

Entrava a teatro dall’uscita; gli chiesero il perché. Rispose: “Mi esercito a fare questo da tutta la vita.
Diogene di Sinope

**

Dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. È una questione di stile: Signori si nasce… Stronzi pure!
Totò

Signori si nasce e io lo nacqui
Totò

**

Domani è un altro giorno.
Dal film Via col vento

Francamente me ne infischio.
Dal film Via col vento

**

Non si finisce mai di ricominciare.
Giorgio Gramolini

Le nostre vite sono incisioni rupestri o segni tracciati sulla sabbia con un bastoncino?
Giorgio Gramolini

**

AUTORI CON 1 FRASE

Siamo padroni delle parole non dette, ma schiavi di quelli che abbiamo lasciato sfuggire.
Winston Churchill

Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.
Nelson Mandela

La sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi.
Osho

L’invidioso mi loda senza saperlo (citato da 2 autori)
Khalil Gibran

L’invidia è una dichiarazione di inferiorità.
Napoleone Bonaparte

La mano che fa dondolare la culla è la mano che regge il mondo.
William Ross Wallace

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.
San Francesco d’Assisi (L’attribuzione è incerta)

Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non sì diventa mai maestri.
Ernest Hemingway

Ogni volta che una persona sorride o, meglio, ogni volta che ride, aggiunge qualcosa d’importante alla sua breve esistenza.
Laurence Sterne

Quando desideri qualcosa tutto l’universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio.
Paulo Coelho

Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Gesualdo Bufalino

Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

Meglio aver amato e perso, che non aver amato mai.
Alfred Tennyson

Mi odino purché mi temano
Caligola

Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.
Lev Tolstoj

Famiglia potremmo non avere tutto ciò che vogliamo, ma insieme siamo tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Dave Wills

Se conoscete la vita, datemi il suo indirizzo.
Jules Renard

Può darsi che non siate colpevoli della situazione in cui vi state trovando. Ma lo diventerete, se non farete nulla per cambiarla.
Martin Luther King

Se un uomo non difende le sue idee o non è un uomo o le sue idee non valgono nulla.
Ezra Pound

Non è mai troppo tardi per essere quello che avresti potuto essere.
George Eliot

Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada.
Rainer Maria Rilke

La vita non si misura attraverso il numero di respiri che facciamo, ma attraverso i momenti che ci lasciano senza respiro.
Maya Angelou

Il più grande errore che possiamo fare nella vita è avere paura di fare errori.
Elbert Hubbard

Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza.
Theodor Adorno, Minima Moralia

Tutti nasciamo pazzi, alcuni lo rimangono.
Samuel Beckett

Ricorda, ci sono quattro cose che non tornano più indietro.
Una pietra, dopo averla lanciata.
Una parola, dopo averla detta.
Un’occasione, dopo averla persa.
E il tempo, dopo essere stato sprecato.
Bob Marley

Se puoi sognarlo, puoi farlo.
Walt Disney

Ricorda, se hai bisogno di una mano, la troverai alla fine del tuo braccio.
Audrey Hepburn

L’amore nasce dal nulla e muore di tutto
Alphonse Karr

Se temete la solitudine, non sposatevi
Anton Čechov

Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e di cognati…
Ennio Flaiano

Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello!
Nino Frassica

Amare vuol dire non dover mai dire mi spiace.
dal film Love story

Il Cielo stellato sopra di me e la legge morale in me
Immanuel Kant

Un piacere esclusivo è l’esclusione dal piacere.
Jean-Jacques Rousseau

Il tempo è tutto, l’uomo non è più niente; è tutt’al più la carcassa del tempo.
Karl Marx

Molta gente crede di pensare mentre sta solo riordinando i propri pregiudizi.
William James

Mala cosa nascer povero, il mio caro Renzo.
Alessandro Manzoni

Credo che la coscienza umana sia un tragico passo falso dell’evoluzione.
Peter Wessel Zapffe

Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.
John F. Kennedy

Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano.
Antoine De Saint Exupery

Misurati proprio con ciò in cui disperi di riuscire.
Marco Aurelio

Checco, arrubba un mijjone, e ppe’ le cchiese
Sarai san Checco, e tt’arzeranno un gijjo.
Celca d’arrabatta’ quarche miglione,
E poi, se crepi: “È mòlta su’ Eccellenza!
Renato Fucini

Quando gli dei vogliono punirci, realizzano i nostri desideri.
Karen Blixen

Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!
Giovannino Guareschi

Chi striscia non inciampa.
Beppe Grillo

Ognuno ha l’infinito che si merita.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere

Ho un altro desiderio: mi piacerebbe non morire per vedere come va a finire.
Marcello Marchesi

Agli italiani la filosofia fa venir sonno, ai tedeschi lo fa perdere.
Leo Longanesi

Nessun maggior segno d’essere poco filosofo e poco savio , che volere savia e filosofica tutta la vita.
Giacomo Leopardi

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.
Giuseppe Ungaretti

Vivan le femmine, viva il buon vino, sostegno e gloria d’umanità.
Lorenzo Da Ponte

Il tempo è un grande maestro; peccato che uccida tutti i suoi allievi.
Boris Pasternak

Sono le difficoltà a mostrare di quale tempra siano gli uomini.
Epitteto

Temere sempre di affievolire aggiungendo. Rispettare la commovente pochezza del vero.
Jean Rostand

La caccia alla felicità si lascia dietro la distruzione della capacità di essere felici per le piccole cose.
Nicolai Hartmann

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
Che Guevara

Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura
Metastasio

Essere avido di ascoltare e non di parlare.
Cleobulo

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.
Gesù di Nazaret

Maxima devetur puero reverentia – Il massimo rispetto è dovuto al bambino.
Giovenale

Non si pensa ciò che non è.
Parmenide

Dubito ergo cogito, cogito ergo sum.
Cartesio

È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.
Socrate

Alea iacta est – Il dado è tratto
Giulio Cesare

E’ meglio un giorno da pecora che cento da leone.
Mussolini

Sono sincera, non per questo devi credere che io dica la verità.
Maria Luisa Spaziani

Anche un orologio fermo segna l’ora giusta due volte al giorno.
Hermann Hesse

Rallentare davanti alla morte? No: più in fretta, più in fretta.
Elias Canetti

Non chiedere per chi suona la campana, essa suona per te.
John Donne (e non Hemingway come scritto nel commento)

La libertà non è star sopra un Albero.
La libertà è un volo del gabbiano
La libertà e Partecipazione.
Giorgio Gaber

Io sono responsabile di quello che dico, ma non di ciò che tu capisci.
Massimo Troisi

Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi.
Renato Zero

E c’è tutto un complesso di cose che fa sì che io mi trovi qui
Paolo Conte

Il passato è per imparare. Il presente è per vivere. Il futuro è per crescere.
Barbara Pozzo

Chi non sa ridere non è una persona seria.
Pino Caruso

La paura di perdere toglie la voglia di vincere.
Falcao

Non siamo fatti per stare da soli, ma nemmeno con chiunque.
Massimo Bisotti

Vorrei chiudere gli occhi e svegliarmi tra le cose che sogno ad occhi aperti.
Antonio Blunda

Posso rinunciare a tutto, tranne che alle citazioni.
Franco Brugnara

Brancoliamo nel buio cercando di ricostruire tanti fatti oscuri… Per fortuna ci sono i bugiardi – a indicarci la pista giusta da battere!
Amedeo Ansaldi

La Psicanalisi ha tolto nobiltà al mal di vivere.
Paolo Montanari

Sei il numero uno, pur sempre un numero.
Giuseppe Grieco.

Saranno sempre le nostre azioni a far capire chi siamo, non le parole. Le azioni dicono chi sei, le parole dicono chi credi di essere.
Alessia S. Lorenzi

Per buia che sia la notte, l’alba deve arrivare per forza.
Anonimo

Di buoni aforismi è lastricato l’inferno.
Anonimo

Meglio perdere un attimo nella vita che la vita in un attimo.
Anonimo

_________

Si ringraziano in ordine alfabetico tutti i partecipanti che hanno segnalato l’aforisma migliore.

Simona Abis, Angela Acquaviva, Anna Ajassa, Maria Annoscia, Amedeo Ansaldi, Anna Antolisei, Marie Antoinette, Enza Antonuccio, Delfo Anzalone, Enrico Arduini, Alessio Asuni, Anna Averame, Alma Balboni, Grazia Balducci, Alessandro Barbieri, Paolo Barbieri, Silvia Bianchera, Elena Biagini, Giorgio Bigoni, Cristiano Boggi, Mariam Bonifacio, Ivana Bracco, Iginia Brede, Franco Brugnara, Roberta Brugnoli, Daniela Bruno, Rosapia Bruno, Francesco Buonaurio, Piero Buscioni, Ina Calbi, Santa Caltabiano, Patrizia Camporeale, Fabrizio Caramagna, Simona Carbonari, Tony Carbone, Enrica Carlo, Carlo Carlotto, Antonio Castagnaro, Antonio Castronuovo, Catia Catiuscia, Monica Cerini, Ilda Charles, Stefania Ciambellotti, Francesco Ciancio, Maurizio Cicconcelli, Antonio Ciavarella, Stefania Ciccarelli, Marco Clemente, Maria Antonietta Coccanari, Giancarlo Colantone, Maria Amelia Comito, Antonello Correale, Cesare Cuscianna, Michela de Martino, Cetti DePaoli, Samantha De Santis, Francesco Di Genova, Raffaele Di Santo, Rosella Donati, Donatella Dori, Mariana Dragomir, Elena Elena, Cristiano Evangelisti, Margherita Faraoni, Silvia Ferbri, Domingo Ferrante, Valentina Ferrari, Filomena Filo, Fulvio Fiori, Maria Grazia Fontani, Annamaria Forti, Max Freeman, Emanuela Gambirasio, Marcella Gasparetti, Giuseppina Gemmellaro, Giuseppe Grieco, Stefano Grilli, Marco Guerrieri, Alice Guerriero, Giuseppe Iannicelli, Santa Iazzetta, Mario Incas, Emilio Ingenito, Bolek Kowal, La Juventina, Giuseppe Isim Laurora, Anna Libera, Mariella Ligorio, Ines Lis, Maria Lorello, Monica Lotti, Luisa Lucchetta, Dany Luongo, Machico Magico, Agata Magnano, Massimo Malgesini, Maurizio Manco, Bruna Margiotti Gori, Rossana Massa, Antonella Mastrangelo, Enzo Mastrangelo, Giuse Max, Renato Medini, Titti Mercuri, Silvia Mingarini, Filippo Minacapilli, Michela Minini, Mario Minissi, Sandro Montalto, Paolo Montanari, Eugenia Muggeo, Giuseppe Navarra, Daniele Nicolosi, Lorenzo Notarianni, Soshito Ntronato, Elisa Ongaro, Florinda Orazi, Lorenzo Paradiso, Mauro Parrini, Andrea Pasotti, Mario Pavan, Marina Pavia, Andrea Carlo Pedrazzini, Romi Power, Elio-Gabriella Rancoita, Giulia Regoliosi, Mariangela Riffero, Guido Rojetti, Rossella Rossi, Francesco Russo, Susi Saccone, Francesco Sarti, Silvestra Sbarbaro, Vita Scarpetta, Lidia Se, Marcello Sgarbi, Dario Stanca, Fabi Steve, Giuseppe Suriani, Federico Swee’Pea, Francesco Tiano, Domenico Tiscornia, Nava Tizi, Tiziano Tizi Nightwish Maifredi, Alessandro Tomasutti, Gianni Tonazzi, Anna Ugliano, Flavio Vacchetta, Guido Vecchio, Gianna Venier, Miriam Venturi, Mariarosaria Virgilio, Annamaria Zerbi