PAOLO BIANCHI: un percorso aforistico di maturazione in continua ascesa

…..“Paolo Bianchi esordisce giovanissimo nell’aforisma, nel 2010 a 23 anni, con la silloge Aforismi liberi (Kimerik editore). Un esordio davvero inconsueto per un genere come quello aforistico dove la maturazione si raggiunge dopo una certa età con il disincanto e la saggezza degli anni.
…..Bianchi è anche il più giovane tra i ventidue autori inclusi nell’antologia The New Italian Aphorists, Nuovi aforisti Italiani Contemporanei, curata da Fabrizio Caramagna e pubblicata negli Stati Uniti nel 2013 (con il patrocinio della Associazione Italiana per l’Aforisma) e ha ottenuto numerosi riconoscimenti nell’aforisma, essendo vincitore unico del concorso aforistico “La lingua del girasole” (2014), secondo classificato per la sezione aforismi al Premio Nazionale di Filosofia “Le figure del pensiero” di Certaldo (2014) e terzo classificato al Concorso Aforistico Frammenti Inesplorati”.
..Fabrizio Caramagna

AFORISMI LIBERI

L’ignoranza ostentata è lo stupro dell’intelligenza.

Saper ascoltare significa accogliere, dentro la propria, anche un’altra anima.

Sognare è un modo di vedere, non di chiudere gli occhi.

La solitudine non è una fuga dalla realtà, ma il coraggio di entrare nel mondo dalla porta principale.

Quando non cercherai più conferme la tua mente non avrà più bisogno di stampelle.

Credersi sempre inadeguati agli altri è un errore di (s)valutazione.

Se guardo le stelle capisco molte cose: come si può stare in silenzio e illuminare l’universo.

Difficile cogliere occasioni al volo lasciandosi tagliare le ali dalla paura.

Imparare non significa abbuffarsi di certezze, ma fare una buona cura dimagrante a base di dubbi.

Disamorarsi di se stessi è l’unica leggerezza che può pesare tutta la vita.

È vivendo a metà che si muore interamente.

Una testa piena di certezze è vuota di pensiero.

Quando il passato pesa, è presente.

Il silenzio è la voce dell’ascolto.

Ho una teoria: meglio l’esperienza.

Mai credere che ci sia un’esperienza definitiva: sarebbe la fine di ogni esperienza.

Se un’amicizia muore per un equivoco, allora è stato tutto un equivoco.

L’amore che si mendica lascia sempre poveri.

Coloro che fanno sempre le vittime dovrebbero imparare a guardarsi intorno: il loro ego è dappertutto.

Il silenzio ha il potere di dirti l’essenziale: mai una parola di troppo.

Non puoi sperare di dissetare la tua anima con chi ha nel suo cuore soltanto un deserto.

L’amore è l’unica forza antigravitazionale capace di dare leggerezza là dove tutto è piombo.

Mettere argini alle emozioni significa ritrovarsi a coltivare un deserto.

Coloro che non ti capiranno mai saranno proprio quelli che crederanno di sapere chi sei.

Preferisco frequentare persone dalle mille domande in testa piuttosto che dalle mille risposte in tasca.

La solitudine non è quell’angolo dove ti hanno chiuso gli altri, ma quell’angolo da dove puoi guardare il mondo.

Se hai un buon dialogo con te stesso, avrai anche qualcosa da dire agli altri.

Non profondi tanto da toccare il fondo, ma profondi tanto da sfiorare il cielo.

Non ti abituare mai a desiderare ciò che fai senza prima accertarti di fare ciò che desideri.

La crescita è la capacità di ritrovare se stessi lungo la strada dei propri errori.

Non esiste uomo più solo al mondo di colui che rifiuta la compagnia di un’emozione.

Chi ama le catene troverà sempre una scusa per non usare le ali.

Chi scambia il proprio dolore per un salvagente è destinato ad affondare.

La vita è un soffio che lascia senza fiato.

L’unico modo per mettere in discussione l’eternità della morte è vivere intensamente l’istante della vita.

Il tempo asciuga le lacrime, ma lascia umidi i ricordi.

La solitudine arma il pensiero.

Il segreto dell’eterna giovinezza è sorridere tra la rughe.

La solitudine che non pesa dà leggerezza a tutta la vita.

È sempre tardi per tornare indietro, ma non è mai troppo tardi per andare avanti.

Non cercate voi stessi negli altri: non vi conoscono.

Nessuno ti conoscerà mai nel profondo. Non te ne rammaricare: tu sei uno di quelli.

Meglio essere silenziose impronte che fragorosi fuochi d’artificio.

Illuso è quel tempo che tenta di separare due anime in ascolto.

È sperando all’infinito che ci si illude in eterno.

Non cercate voi stessi negli altri: non vi conoscono.

Quando il sorriso abita nel cuore le labbra non indossano maschere.

Un cuore che non si chiude al fallimento si apre all’infinito.

Il superfluo si fa parola, mai silenzio.

@@@

Estratti da LAMPI (2018 – Primo classificato sezione A, volumi editi)

Non ti amo, ma non so come dirmelo.

Non bisogna riflettere, bisogna splendere.

Nessuno mi conosce bene come la mia vergogna.

Genitori che insegnano a campare a figli che desiderano vivere.

Amo Dio come si ama un figlio adolescente: facendogli poche domande.

A volte si perde tutto, non resta che l’universo.

Siamo gli ultimi destinatari di ogni nostra lettera.

Un “Tu sei speciale” non si nega a nessuno.

In mezzo agli altri, davanti a un buffet – lì si è davvero soli.

Virgilio non entrò il paradiso perché non aveva un inferno.

Dopo una vita trascorsa a praticare incessantemente il dubbio non resta che credere nella stanchezza.

Chi scrive aforismi fa così: due o tre cattiverie, una sentenza netta e poi eccolo in tutta la sua dolcezza.

La poesia è sempre stata antica.

Il molto è la parodia del tutto.

Alle cose belle non occorre contegno.

La parola che più somiglia a infinito è infelice.

Sei troppo bella per darmi sollievo.

Il suicida lasciò un biglietto: vi ho uccisi tutti.

La vita è una carezza data quando vorresti un bacio.

Amo, anche quando non me lo posso permettere.

***