…..Di Stefano Elefanti esce, presso Joker Edizioni, uno studio sull’aforisma poetico che è nato all’interno dell’Università di Bologna. Il libro si intitola “Origini e sviluppo dell’aforisma poetico nel Novecento italiano” ed è la tesi di laurea che Stefano Elefanti ha discusso nel luglio 2012 presso il Dipartimento di Italianistica di Bologna con relatore Gino Ruozzi.
…..“Origini e sviluppo dell’aforisma poetico nel Novecento italiano”, che è pubblicato con la collaborazione di AIPLA – Associazione Italiana per l’Aforisma, è un libro che non deve mancare nella biblioteca di ogni studioso e appassionato dell’aforisma, e che può anche essere di interesse per chi scrive aforismi, vista la sapienza con cui Stefano Elefanti esplora il delicato meccanismo di creazione dell’aforisma contemporaneo.
…..Fabrizio Caramagna
Gli aforismi di Stefano Elefanti
ZEST
Aforisma, zest di pensiero.
L’amore è un piano di accumulo senza garanzia del capitale.
Kamikaze, artificiere del proprio destino.
Compriamo soldi vendendo tempo.
L’amico è l’àncora che ti impedisce di finire alla deriva.
Scrittura, tornasole di infelicità.
L’amore è un ponte di illusioni sospeso tra picchi solitari.
Aforisma, scrittura a risparmio energetico.
Punto di domanda? L’amo dei bambini per pescare nella fantasia.
Il matrimonio distribuisce cedole erodendo il capitale.
Dell’arte ci riempiamo bocca e tasche, quasi mai la mente.
Il ricordo è un seme dormiente che germoglia quando vuole.
Speranza, il veleno più letale.
L’ignavo morì per inerzia, come aveva sempre vissuto.
Nel libro della vita ogni notte è un segnapagina.
Amore, ascensore di umore.
Non c’è utile senza il rischio, solo il rischio che sia inutile.
Solitario, un maniero senza ponte levatoio.
Nell’aforisma, come in una catena montuosa, osservi l’insieme ma cerchi sempre la punta.
Egoismo, miopia del cuore.
Ho sempre preferito storie impossibili, all’impossibilità di scrivere storie.Vizio, un bacio del diavolo.
Non avvelenarti la vita se non possiedi l’antidoto.
Matrimonio, assicurazione contro la solitudine.
Quando il monte di certezze su cui poggi si sgretola, preparati a cadere o impara a volare.
La banca è uno sport di squadra, giocato da individui solitari.
Sinistra, fiume di idee che sfocia sempre in un delta.
Un popolo di ignoranti non avrà mai un buon governo.
Nelle pieghe della legge stanno le peggiori piaghe.
Italia paese spaesato.
Il primo miracolo della fede? Sopravvivere alle religioni.
Sogno. Giunti al confine del giorno l’immaginazione si levò in volo, lasciando la realtà coi
piedi per terra.
Tra Emilia e Romagna c’è ben più di un trattino.
Il semaforo ordina, la rotonda asseconda.
Età, memoria che va.
La legge è uguale per tutti, almeno fino a un certo reddito.
Non c’è due senza tre e l’amante vien da sé.
Ogni giorno un populista nasce e un congiuntivo muore.
Odio di oggi, rimorso di domani.
Solo il punto uccide lo scrittore, la vita è un insieme di virgole.
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Una selezione da
QUISQUILIE
L’uomo è un singolo verbo che si coniuga in miliardi di modi.
L’aforisma è un urlo stretto tra due silenzi.
Posso credere in Dio, non in chi cerca di interpretarlo.
Se la speranza si nutre di illusioni, lo sconforto è quasi sempre onnivoro.
Sarebbe bello essere il mare che, se sbaglia la prima, ha mille e più onde per riprovare.
La vita è un libro che ci hanno consegnato in bianco; ad eccezione del punto finale.
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